Il MaB UNESCO e le Riserve della Biosfera come strumenti operativi per promuovere uno sviluppo equilibrato fra uomo e ambiente
Il Preambolo alla Costituzione dell'UNESCO dichiara che "Poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini è nello spirito degli uomini che si debbono innalzare le difese della pace". La missione dell’UNESCO è quella di “contribuire alla costruzione della pace, all'eradicazione della povertà, allo sviluppo sostenibile e al dialogo interculturale attraverso l’educazione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione."
Già negli anni ’50 del secolo scorso l’UNESCO ha sollevato il problema dell’inaridimento e della desertificazione del suolo. Negli anni ’70, in attuazione dei propri obiettivi statutari, l'UNESCO ha sviluppato numerosi programmi scientifici e accordi bilaterali e multilaterali per la salvaguardia e la promozione dei valori connessi ai servizi ecosistemici, alla biodiversità biologica e culturale, alle peculiarità geologiche e geomorfologiche del territorio, ai valori estetici e ai paesaggi naturali di tutto il mondo.
Nel corso della 16° conferenza generale dell’UNESCO, svoltasi a Parigi nel 1971, fu avviato il programma Uomo e Biosfera: programma scientifico intergovernativo nato con lo scopo di promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato fra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile. Il programma ha come obiettivo primario l'uso e la condivisione razionale e sostenibile delle risorse della biosfera, con lo scopo di aumentare l'abilità delle persone verso una gestione efficiente delle risorse naturali per il benessere degli esseri umani e dell'ambiente.
Oggi il programma MaB intende:
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individuare e valutare i cambiamenti nella biosfera determinati dalle azioni umane e dagli eventi naturali e gli effetti degli stessi su uomo e l’ambiente, soprattutto nel contesto delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici;
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studiare e comparare i rapporti dinamici tra gli ecosistemi naturali ed i processi socio-economici, soprattutto con riferimento alla progressiva perdita della diversità biologica e culturale ed alle serie minacce per gli ecosistemi e per la loro capacità di fornire servizi essenziali per il benessere umano;
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promuovere lo scambio e la divulgazione di conoscenze sui problemi ambientali e sulle eventuali soluzioni, nonché la formazione ambientale nel settore della gestione e dello sviluppo sostenibile;
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assicurare uno sviluppo eco-compatibile ed un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici.
Il programma MaB ha portato al riconoscimento da parte dell'UNESCO delle Riserve della Biosfera: aree marine e/o terrestri che gli Stati membri si impegnano a gestire nell'ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Lo scopo della proclamazione delle Riserve non è una stretta tutela degli habitat naturali, ma piuttosto la dimostrazione dell'importanza di una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi nei quali vive, attraverso la creazione di siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate allo sviluppo e alla pianificazione territoriale.
Le principali funzioni di una Riserva della Biosfera sono:
- Funzione di conservazione della diversità biologica, delle risorse genetiche, delle specie, degli ecosistemi e dei paesaggi e della diversità culturale;
- Funzione di sviluppo, centrato principalmente sulle popolazioni locali, secondo modelli di gestione “sostenibile” del territorio;
- Funzione di supporto ai progetti di dimostrazione, informazione, educazione ambientale, ricerca e monitoraggio collegati ai bisogni di conservazione e sviluppo sostenibile locale, nazionale e globale.
In estrema sintesi, le mission delle Riserve della Biosfera si possono riassumere con il motto: “Stimolare un futuro positivo collegando oggi natura e persone.”
Il network mondiale delle Riserve della Biosfera comprende attualmente 669 Riserve della Biosfera, incluse 20 Riserve transfrontaliere in 120 Paesi, di cui 15 in Italia.

Per realizzare i propri obiettivi, l’UNESCO ha sviluppato negli anni numerosi programmi e accordi.
Fra questi la Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale, nata nel 1972 nel corso della 17° Conferenza Generale UNESCO, con cui furono poste le premesse per identificare, proteggere, conservare e trasmettere alle generazioni future il patrimonio culturale e naturale di eccezionale valore universale, attraverso l'istituzione di un elenco di siti - la nota Lista del Patrimonio Mondiale o World Heritage List. La Convenzione definisce anche i concetti di Patrimonio culturale e Patrimonio naturale, da non confondere con le Riserve identificate dal programma MaB UNESCO.
ENTE PROTETTORE | TIPO DI PATRIMONIO | SITO E ANNO DI INCLUSIONE |
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Siti UNESCO Patrimonio dell'umanità | Patrimonio Culturale | Venezia e la sua Laguna (1987) |
Patrimonio Culturale | Ferrara città del Rinascimento e delta del Po con le delizie estensi (1995-1999) |
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Patrimonio Culturale | Monumenti paleocristiani diRavenna (1996) | |
Patrimonio Culturale (transfrontaliero) | Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale (2017) | |
Patrimonio Naturale (transfrontaliero) | Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa (2017) | |
MaB UNESCO | Riserva della Biosfera | Delta del Po, 2015 |
Riserva della Biosfera | Appennino Tosco-Emiliano, 2015 |